Abiti e Costumi dei NATUS
INDICAZIONI PER I COSTUMI:
Sono da prediligere colori vivaci, l’utilizzo del nero e del grigio devono essere complementari.
Le stoffe normalmente utilizzate sono seta, broccato, damascato, lana, cotone, lino, Vix (sintetico).
UOMO:
Per il torso la tunica tipo è il kurta indiano di vari colori, in tinta unita o tessuti broccati/damascati, colletto alla coreana, da evitare il kimono. Se non è possibile un colletto alla coreana, per quanto sia auspicabile, meglio rifarsi ad uno scollo rotondo. Si possono indossare cinture di colore neutro, oppure fusciacche.
Per i pantaloni lo stile è a sigaretta, di stile indiano, pakistano, vietnamita; devono essere comunque non molto larghi, con caviglia stretta possibilmente. Questi possono essere anche di colore scuro. Da evitare lo stile pantalone “harem-pants”, tipico invece degli Exit.
DONNA:
Sul torso indossano abiti lunghi fino a metà coscia, al polpaccio o alla caviglia; sono molto colorati e prediligono fantasie orientali, simili alla tradizione delle donne della Mongolia, del Vietnam o le versioni rivisitate degli abiti tradizionali cinesi. Vestiti alla orientale vanno benissimo, con colletto alla coreana o senza, l’importante è che non abbiano la chiusura a kimono.
Nel caso in cui l’abito sia corto, viene associato un Pantalone attillato tinta unita o comunque morbido ma non largo. Può essere utilizzato per il pantalone uno stile etnico o fantasie orientali, senza scadere sulle fantasie africane o arabeggianti.
In caso di freddo ed intemperie, i Natus utilizzano mantelli o casacche che li coprono interamente, di lana o damascato pesante dai motivi orientali, con cappucci e cappe.
Calzature: scarpe chiuse in stoffa, cuoio, pelle, stivali, sandali.